L'iraniano Ali Dini ha un soprannome da leggenda: Ali l'immortale. Sopravvive miracolosamente alle lotte rivoluzionarie nella prima guerra del Golfo. Come islamista radicale, uccide in nome di Allah. Poi rinuncia all'Islam, fugge in Bulgaria e continua a uccidere: come sicario per la mafia. Infine, viene catturato e condannato e incontra Gesù in prigione, che vince lui, l'assassino spietato, e gli dà un cuore nuovo. Oggi, Ali Dini battezza molti criminali come pastore. Una storia avvincente con informazioni privilegiate politicamente esplosive sulla jihad e sul lavoro della mafia dell'Europa orientale.